Airbus, la planemaker europea con siti di produzione sparsi per il continente, è preoccupata del fatto che la Brexit renderà più difficile la mobilità dei lavoratori da un paese all’altro, colpendo uno dei pilastri che ha portato fortuna all’Europa e al Regno Unito. L’Airbus di conseguenza avverte problematiche nuove in tutto Regno Unito dato che gestisce più voli al giorno di consegna dalla fabbrica di Welsh alla sua base a Tolosa, in Francia, e di una seconda linea di assemblaggio ad Amburgo, così come le navette aziendali per i manager. Klaus Richter, direttore buyer della società afferma: “Non è possibile eseguire questa operazione così complesse e respirare attraverso una cannuccia,” Richter, che dirige anche l’associazione di aviazione della Germania, ha ammesso ai giornalisti a Berlino. “Questo è qualcosa che ci preoccupa.” Infatti l’inizio del processo di distacco del regno unito aumenterà le difficoltà delle società del settore.
Competenza Vitali per Airbus
L’Airbus impiega più di 4.000 persone presso la sua sede di Filton vicino a Bristol, principalmente nella progettazione ala e nel manifatturiero, mentre l’impianto gallese a Broughton ha 6.000 e più lavoratori e sforna più di 1.000 ali all’anno, molti dei quali vengono caricate sul massiccio trasporto di Beluga pronti per l’assemblaggio finale. Le più grandi ali degli A380 superjumbo vengono portati in un porto marittimo locale, per la spedizione.
L’Airbus ha anche linee di assemblaggio finale in Cina e in Alabama per i suoi aeromobili a corridoio singolo. Mentre alcuni componenti ali sono già realizzati in Stabilimenti nel nord della Germania, ad oggi, la Gran Bretagna diffida nel custodire la propria esperienza al di fuori del territorio natio. Infatti Airbus ha investito molto nei suoi siti del Regno Unito per accogliere una maggiore percentuale di componenti in carbonio infatti l’industria si allontana da telai metallici di materiali compositi più leggeri.
Airbus e altre società temono la Brexit
L’Amministratore Delegato Tom Enders di Airbus ha espresso preoccupazioni simili, affermando a febbraio che il settore aerospaziale “farà quello che può come industria a cercando soluzioni da entrambi i lati del canale”. Ha aggiunto che ci sono “un sacco di industrie che condividono questa preoccupazione e che condividono lo stesso approccio come noi.”
Fonte Bloomberg
