I lavoratori privati potranno beneficiare contestualmente sia del bonus degli 80 previsto dalla norma d.l. 66/14, sia della detassazione delle somme ricevute per gli incrementi di produttività.
In base alla diversa natura giuridica, il primo consiste in un credito di 640 euro annui per i dipendenti che hanno un reddito sino a 24.000 euro ( o in misura ridotta per redditi che sono superiori a 24.000 sino a 26.000 euro), la seconda rappresenta una tassazione agevolata e sostitutiva al 10% su quanto percepito a fronte di incrementi della produttività, le due misure sono cumulabili nello stesso rapporto di lavoro.
Ricordiamo che il riconoscimento del bonus è sottoposto alla duplice condizione:
– il reddito da lavoro dipendente sconti un’imposta netta positiva, dopo aver applicato la sola detrazione di lavoro dipendente;
– il reddito complessivo del 2014 non superi i 24.000 euro ( sino a 26.000 euro con riduzione del credito);
La detassazione è invece riservata ai dipendenti che nel 2013 hanno conseguito un reddito di lavoro dipendente non superiore a 40mila euro e presuppone che le somme riconosciute in conseguenza dell’incremento di produttività aziendale siano previste da accordi collettivi di secondo livello che siano depositati presso le Dtl competenti.
I due benefici sono perfettamente cumulabili.
Questo perchè le somme legate all’incremento produttivo (tassate al 10%) non formano il reddito su cui va calcolato il beneficio.
Le retribuzioni derivanti da incremento della produttività, in quanto queste subiscono una tassazione sostitutiva (dell’irpef e delle addizionali) non entrano a far parte del reddito complessivo, la cui misura rappresenta una delle condizioni a cui è subordinato il riconoscimento del bonus indicato dalla legge.
In sintesi il lavoratore che nel 2014 godrà della tassazione sostitutiva al 10% sui premi di produttività, potrà usufruire dell’ulteriore vantaggio che quelle somme non concorrono a formare il reddito complessivo su cui dipende l’applicazione del bonus di 80 euro mensili.