Congedi Parentali

Il testo Unico per la tutela e il sostegno della maternità e paternità (d.lgs. 151/01) disciplina interamente la materia riguardante gli strumenti utili ai lavoratori per poter assicurare la loro funzione familiare. Vediamo in particolare la disciplina riguardante la materia riguardante la materia dei congedi parentali.

congedi parentaliL’art. 32 T.U. 151/01 prevede un congedo facoltativo della durata massima cumulativa di 10 mesi, fruibile nei primi 8 anni di vita del bambino, in alternativa, dal padre o dalla madre,.

 Trascorso il periodo di fruizione del congedo obbligatorio, quello parentale facoltativo è usufruibile per intervalli non superiori a 6 mesi consecutivi.

 Nel caso di un solo genitore (affidamento esclusivo, morte, abbandono e non riconoscimento del figlio, grave infermità dell’altro genitore), il periodo continuativo e non frazionato può perdurare sino a 10 mesi consecutivi.

 Per i periodi di congedo, è dovuta un’indennità (fino al terzo anno di vita del bambino) pari al 30% della retribuzione per un periodo massimo, complessivo tra i genitori, di 6 mesi.

 Per i periodi successivi ai 6 mesi o per quelli dopo i 3 sino agli 8 anni del bambino, l’indennità spetta soltanto nel caso in cui il reddito del lavoratore sia inferiore ad un certo importo determinato dalla legge.

 Il versamento dei contributi figurativi è effettuato per l’intero importo per i primi 3 anni di vita del bambino, e in misura ridotta per i congedi fruiti tra i 3 e gli 8 anni.

 Il diritto spetta per ogni nato nel caso di parto gemellare.

 Una misura alternativa al congedo parentale, introdotta dalla l. 92/12 in via sperimentale per gli anni 2013-2015, è il servizio di baby-sitting, attraverso la quale si prevede la corresponsione di voucher alla madre lavoratrice per far fronte a spese di baby-sitter o spese per i servizi per l’infanzia pubblici o privati accreditati.

Questo strumento è utilizzabile per gli 11 mesi successivi al congedo di maternità obbligatorio, e l’importo dei voucher verrà stabilito, tenendo conto dell’Isee, dal Ministero del lavoro.

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