L’esplodere del fenomeno bed and breakfast ha causato problemi all’interno dei Condomìni. L’attività commerciale in essere può, infatti, generare disturbo per i residenti che, almeno in un’occasione,si sono rivolti al Giudice.
Al Condomìnio però il contenzioso è andato male: scopriamo perché.
Traggo spunto per questo articolo dalla sentenza della Corte di Cassazione civile n. 24707/2014.
Con questa Sentenza la Suprema Corte si è espressa per dichiarare le attività di bed and breakfast ed affittacamere assolutamente compatibili con quelle delle civili abitazioni e non possono determinare danni per gli altri condòmini.
Per i suddetti motivi, l’attività in questione non comporta nemmeno una variazione della destinazione e, meno che mai, una qualsiasi forma di votazione o autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale.
E’ stato ritenuto, infatti, che la destinazione a “civile abitazione” sia proprio un presupposto per potervi svolgere un’attività di bed and breakfast”.
L’unica soluzione al fine di evitare l’utilizzo di un appartamento sito in un edificio condominiale come b&b è rappresentata dall’espresso divieto contenuto nel regolamento di condominio di avviare attività di questa natura.