Parola chiave per antonomasia in tutte le discussioni di finanza, il trend è semplicemente la direzione (tendenza) di un prodotto finanziario all’ interno di un mercato.
Considerato da molti “guru” del trading come colonna portante di strategie di successo, esso viene spesso atteso, inseguito ed acclamato fino allo sfinimento.
Dato che la maggior parte delle strategie di trading sono “trend following” ossia seguono l’andamento di un trend rialzista e/o ribassista, vi lascio immaginare come si possano sentire i traders più accaniti in assenza di tali trend o più precisamente in presenza di un trend laterale.
Si, perché il trend, al contrario di come si possa normalmente pensare, può avere tre direzioni e non due:
- RIALZISTA: caratterizzato da massimi e minimi crescenti.
- RIBASSISTA: caratterizzato da massimi e minimi decrescenti.
- LATERALE: caratterizzato da massimi e minimi orizzontali o costanti.
Se provassimo ad unire con delle linee i minimi in un trend rialzista o i massimi in uno ribassista otterremo delle trend line o linee di tendenza. Lo sforamento o perforazione di una trend line è il primo campanello di allarme, da non sottovalutare, per un eventuale tentativo di cambio di trend.
1Considerando poi che da studi statistici, il trend più longevo nei mercati finanziari è quello laterale, molti traders (soprattutto neofiti) si trovano spesso a “forzare” la propria operatività, con strategie “trend following”, anche in questa situazione di mercato, ottenendo però, nella maggior parte dei casi, risultati disastrosi. Il mio monito, quindi, è quello di imparare alla perfezione la lettura dei vari trend e, di conseguenza, operare, in base alle tecniche e strategie conosciute, senza forzare la mano in situazioni di tendenza ambigue.
Trend di lungo periodo
Quando ci approcciamo per la prima volta a questo mondo affascinante è bene sapere che, soprattutto agli inizi, la calma e la pazienza, oltre allo studio ed alla disciplina, sono virtù imprescindibili.
Vi faccio una semplice domanda: non sapendo sciare ed essendo arrivati in cima ad una montagna, scegliereste di percorrere a tutta velocità la pista nera oppure di affidarvi ad un maestro professionista che vi insegni come muovere i primi passi?
Penso che la scelta sia ovvia. Nel trading, come in qualunque altra attività imprenditoriale e/o sportiva è necessario iniziare a piccoli passi e dopo un periodo di studio, con molta pratica e con il giusto approccio mentale, si potrà arrivare all’ambito traguardo del profitto costante nel tempo.
Dopo questa introduzione, la domanda sorge spontanea: ok! Ma da dove inizio? Semplice, dal trading di lungo periodo (operazioni che durano in media qualche giorno). Oltre ad essere poco impegnativo (pochi minuti al giorno) ha dalla sua il fatto di riuscire a “perdonare” dei piccoli errori di giovinezza che normalmente un trader neofita compie.
Altro aspetto positivo del trading di lungo periodo è il fatto che riesca a filtrare piuttosto bene quello che dagli addetti ai lavori è indicato come il “rumore” del mercato, ossia quell’insieme di dati, informazioni e movimenti temporanei che destabilizzano, in maniera anomala, il normale andamento di un asset finanziario (nel nostro caso il valore di coppie di valute).
Una volta presa confidenza con il lungo periodo e soprattutto dopo aver consolidato profitti per un periodo di tempo adeguato, a piccoli passi si può passare a testare un trading di medio e successivamente di breve periodo.
