L’oro è sceso parecchio infatti gli investitori attendono una decisione su un aumento dei tassi di interesse degli Stati Uniti quando la Federal Reserve si riunirà il 15 e il 16 dicembre. Il lingotto per la consegna immediata è sceso fino al 0,4 per cento a $ 1,070.85 l’oncia ed è scambiato a $ 1,071.37 alle 03:33 di Singapore, secondo i prezzi generici di Bloomberg. Il metallo è sceso dell’1,1 per cento la scorsa settimana. L’oro è a capo di un terzo calo annuo infatti la prospettiva del primo aumento dei costi di indebitamento degli Stati Uniti in quasi un decennio aumenta le prospettive già rosee per il dollaro, danneggiando il fascino dei lingotti. I trader stanno valutando una probabilità del 74 per cento che i tassi saranno alzati nel corso della riunione della Federal Open Market Committee, rispetto al 68 per cento di un mese fa.
“Sembra che chiunque, sia a margine o ha posizioni long, in modo tale sarà un mercato piuttosto sottotono che darà moltre preoccupazioni durante quella riunione,” Daniel Hynes, strategist di materie prime in Australia e Nuova Zelanda Banking Group Ltd., ha detto per telefono da Sydney ai giornalisti di Bloomberg. Le partecipazioni in prodotti quotati come oro-backed ritirarono 0,9 tonnellata di 1,464.58 tonnellate a partire dal Venerdì, il livello più basso dal febbraio 2009, secondo i dati compilati da Bloomberg.
I lingotti al 99,99 per cento di purezza crescono dello 0,5 per cento a 224.06 yuan al grammo (1.079 $ l’oncia) allo Shanghai Gold Exchange. Spot d’argento è sceso dello 0,2 per cento, mentre il platino ha aggiunto 0,3 per cento e il palladio è aumentato dello 0,4 per cento. In Conclusione restano alti i timori per un ribasso della materia prima che potrebbe portare panico sui grandi gestori di materie prime e sul mercato dei derivati
Fonte Bloomberg
