La Cina non è l’unico paese a ricorrere a misure straordinarie per sostenere il crollo dela sua borsa valori. Infatti Taiwan Domenica ha imposto un divieto di vendite allo scoperto dei titoli presi in prestito a prezzi inferiori rispetto alla chiusura del giorno precedente, mentre il ministero delle Finanze della Corea del Sud ha detto che agirà “preventivamente”, dopo che il più grande fondo indicizzato quotato della nazione ha subito la più grande perdita settimanale, in 15 anni di attività dalla sua fondazione. La Cina stessa ha detto che durante il fine settimana permetterà ai fondi pensione di investire in azioni per la prima volta, penalizzando i principali azionisti delle società quotate in borsa per aver violato le regole che limitano le vendite azioni.
Il Benchmark azionario di Taiwan, Hong Kong e Indonesia sono entrati in mercato orso la scorsa settimana dopo che le perdite di almeno il 20 per cento dai picchi recenti, fenomeno acuito anche dalla Cina e dalla svalutazione a sorpresa dello yuan. “Speriamo, i governi asiatici non devono farsi prendere dal panico e dalle turbolenze di mercato e ricorrere a decisioni istintive”, ha dichiarato Sandy Mehta, l’amministratore delegato di sede a Hong Kong. “Le Svalutazioni monetarie competitive possono diventare un gioco a somma zero se tutti i paesi ricorrono a questa manovra.”
Le tensioni coreane
Le tensioni tra Nord e Sud Corea, anche guidate dall’iShares MSCI Korea del Sud Capped ETF, hanno mostrato come il più grande fondo indicizzato e quotato, abbia commesso il più grande ritiro di fondi settimanale dall’inizio del 2000. Le cui principali posizioni includevano Samsung Electronics Co e Hyundai Motor Co., nei cinque giorni di mercato chiuso al 21 agosto, secondo i dati compilati da Bloomberg. Il Cane da guardia finanziario di Taiwan ha imposto il divieto di vendite allo scoperto di titoli presi a prestito e/o ricevuti di deposito,lo ha annunciato la Financial Supervisory Commission. La misura entrerà in vigore il lunedi. Mentre la regola non si applica alle società di intermediazione e futures broker che sono in cortocircuito per fini di copertura, il regolatore sta lavorando per incoraggiare l’industria finanziaria alla detenzione di azioni di società quotate, ha detto sul suo sito web. L’Indice di riferimento di Taiwan è sceso del 5,2 per cento la scorsa settimana e sembra secondo gli analisti non riprendersi prima delle prossime settimane.
Le sanzioni della Cina
BPJS Ketenagakerjaan fund, che gestisce circa 193.000 miliardi di rupie ($ 13.800.000.000), entrerà nel mercato azionario insieme ad altri investitori istituzionali di proprietà statale, di Elvyn Masassya, il suo direttore presidente, infatti egli stesso lo ha sostenuto in comunicato domenica scorsa. Le azioni sono “relativamente a buon mercato”, ha detto, senza nominare alcuna società nel dettaglio. La Cina infatti, con la regolamentazione dei valori mobiliari, penalizzerà i principali azionisti di società quotate in borsa, come la Southwest Securities Co. e Guoxing Rongda Real Estate Co., per aver violato le regole che limitano le vendite delle azioni. Le Indagini di La China Securities Regulatory Commission si concentrano sul fatto che gli azionisti hanno venduto le loro partecipazioni al di là di quello che le regole permettono. Il Consiglio di Stato, domenica ha annunciato che permetterà ai fondi pensione di investire in nuovi prodotti, limitando la percentuale massima di investimenti in azioni e con il 30 per cento del patrimonio netto totale. L’ufficiale della Xinhua News Agency ha riferito che fondi pensione avevano un patrimonio netto di 3,5 miliardi di yuan ($ 547 miliardi) entro la fine del 2014, anche se adesso queste stime non saranno più attendibili.
Fonte Bloomberg
