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Volatilità nel Forex

volatilità nel forex cosa è? e come utilizzarla?

volatilità nel forex e nei mercati finanziari

Nell’analisi tecnica del trading, tra i vari aspetti che sono presi in considerazione, vi è la volatilità e la sua importanza trova riscontro anche nel Forex. Difatti può rivelarsi utile come aiuto decisionale per quale coppia è più interessante prendere posizione. La volatilità è un parametro, rappresenta la misura della fluttuazione del prezzo all’interno di un periodo temporale considerato. A grossi volumi scambiati, corrisponde alta volatilità, viceversa, bassa volatilità indica un ridotto volume di scambi. E condizioni particolari di mercato a parte, la volatilità è parametro caratterizzante ogni coppia di divise.

Graficamente la si può analizzare visionando la tipologia di candele che compongono l’andamento di un grafico di una coppia di valute, a seconda che queste siano caratterizzate da dimensioni elevate rispetto alla media oppure ridotte. Può essere analizzata graficamente anche attraverso indicatori come l’ADX e con servizi online in siti che presentano tabelle numeriche come indici di volatilità fra le varie divise.

Perché utilizzare l’analisi della volatilità sul Forex?

La volatilità è un elemento importante da prendere in considerazione per lo sviluppo di una analisi operativa. Secondo il vostro modo di operare, infatti, sceglierete delle coppie di valute molto volatili o, al contrario, poco volatili.

 È bene quindi realizzare un’analisi della volatilità del mercato prima di fare una scelta tra i cross di valute proposti dal vostro broker Forex in funzione del loro interesse in rapporto alla vostra tecnica di trading. Il vantaggio è che il mercato dei cambi riunisce molti tipi di volatilità contemporaneamente, visto che alcune coppie di valute sono molto più volatili di altre.

Alcuni esempi di uso della volatilità nel Forex

Come abbiamo detto prima, la scelta di una coppia di valute volatile o poco volatile dipende dal vostro tipo di trading. Uno scalper, ad esempio, predilige in modo particolare delle coppie altamente volatili. In uno stile di trading di questo tipo le operazioni di trading vengono svolte in spazi temporali brevi ed ogni operazione rimane aperta a mercato per poco tempo; prevedendo un guadagno di pochi pip e contemporaneamente la possibilità di ritornare presto a mercato con una nuova operazione.

Per rendere questo tipo di investimento interessante e soprattutto redditizio, è quindi necessario in questo caso, avere un forte livello di volatilità. Scegliendo una coppia di valute molto volatile con uno spread basso, vi assicurate dei guadagni piuttosto elevati e delle spese modeste, il tutto riferito alla singola operazione però, poiché più ingressi a mercato significa anche maggior numero di commissioni.

Chi pratica tutto un altro approccio per fare trading in maniera diversa dallo scalping, attua delle strategie di più lungo termine che possono essere comunque applicate a time frame piuttosto brevi che a range temporali dal medio al lungo termine. Chi detiene posizioni nel tempo, anche di giorni, focalizza di meno la sua attenzione nei confronti dei dati sulla volatilità non essendo particolarmente determinante in questi contesti.

Vi sono poi situazioni in cui la volatilità, seppur non essendo fattore discriminante, semplifica di molto l’operatività del trader. Prendendo come esempio la tecnica Suprema che vede una prima parte di analisi su TF orari ed una seconda parte esecutiva su TF a cinque minuti; il trader che entra a mercato con il setup tecnico adatto avrà tutto l’interesse a ripararsi da possibili capovolgimenti di fronte non appena il trade avrà realizzato quanto desiderato e ciò si verifica meglio con alta volatilità direzionale. Riducendo il tempo di esposizione a mercato.

Un altro fattore interessante è la variazione di volatilità che può essere usata come indicatore di ripresa del trend in quei casi in cui si debba decidere se un ritracciamento sia tale oppure se si è di fronte ad una inversione di tendenza. E questo è uno degli aspetti più importanti per chi pratica lo swing trading e adopera tecniche come la Fibo nella quale i ritracciamenti di Fibonacci assieme a cali di volatilità prima e ripresa della stessa poi, sono indicazioni sfruttabili dal trader; ne sono esempio il rounding bottom e il rounding top.

Come si evolve la volatilità nel mercato?

La volatilità non è un fenomeno costante e si evolve nel corso del tempo in ragione dei dati economici che la riguardano.
Non solo, si evolve anche durante le fasi di una tendenza ed ha una evoluzione diversa anche nella stessa coppia valutaria a seconda del TF che si sta analizzando.

Eventi di forte impatto economico creano ripercussioni su chi investe e le loro conseguenti azioni hanno impatto anche nel Forex, generando picchi di volatilità incontrollabile le cui conseguenze possono essere, in questi casi, disastrose per chi ha posizioni aperte a mercato. Mi riferisco ovviamente ai dati economici rilasciati dagli enti preposti nonché a tutte le news significative del settore economico-politico, come spiegato nella letteratura di settore.

 Generalmente la durata del trading deve tenere anche conto del livello di volatilità visto che una forte volatilità favorirà guadagni a breve termine mentre una volatilità più debole sarà ideale per le posizioni più lunghe.

Nonostante l’importanza della volatilità che abbiamo visto in questo articolo, mi preme sottolineare che essa non sostituisce comunque un buon patter tecnico, presente su un grafico secondo i dettami delle tecniche che sono usate per fare trding e che devono sempre essere eseguite. Tuttavia può essere di aiuto nel caso si fosse nella situazione di dover scegliere fra più operazioni in contemporanea, quale possa essere la migliore per ottimizzare i guadagni.

Buon Trading,

 Fonte Professione Forex

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